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Firenze Vintage Bit 2025

Al giorno d’oggi, la nostra vita quotidiana è attraversata da un flusso continuo di informazioni: documenti, immagini, video, messaggi, file audio ci accompagnano in ogni momento e spesso non ce ne rendiamo conto. Per archiviare tutto ciò, si compie un gesto semplice e istantaneo: basta un clic, uno smartphone, una connessione al cloud. Ma è giusto ricordare che non è sempre stato così e che, in passato, era difficoltoso “salvare” qualcosa con supporti ingombranti, lenti, delicati e tutt’altro che affidabili. Fin dall’antichità, l’uomo ha sentito il bisogno di conservare e recuperare informazioni: dalle incisioni rupestri ai papiri, dalle tavolette di argilla agli archivi cartacei. Il desiderio di creare una memoria collettiva (per tramandare conoscenze e ricordi) è sempre stato fondamentale per lo sviluppo delle civiltà. Inoltre, occorreva rispondere a necessità pratiche come gestire risorse, registrare proprietà, tracciare eventi importanti e organizzare la vita quotidiana. All’inizio dell’Ottocento, durante la Rivoluzione Industriale, il telaio Jacquard introdusse l’uso delle schede perforate per automatizzare la tessitura: un’intuizione che anticipava di oltre un secolo la logica di archiviare e gestire meccanicamente le informazioni, caratteristica dell’Informatica moderna. Successivamente, Charles Babbage progettò una Macchina Analitica e Ada Lovelace ne intuì le potenzialità con l’estensione dell’uso dei numeri per elaborare simboli e istruzioni ben oltre il puro calcolo matematico. Basandosi sulle schede perforate,nel 1890, Herman Hollerith mise a punto un sistema per effettuare il censimento della popolazione degli Stati Uniti. Nella prima metà del XX secolo, ingegneri e ricercatori sperimentavano i nastri magnetici come supporto di registrazione per l’audio. Con l’avvento dei calcolatori elettronici negli anni Quaranta del XX secolo, il nastro magnetico si rivelò perfetto per memorizzare i dati. Nel 1956, IBM presentò il RAMAC 305, il primo disco rigido della storia che aveva una capacità di 5 Mb. Negli anni Settanta e Ottanta l’informatica entrò nelle case. I floppy disk portarono la libertà di salvare e trasportare programmi, mentre le musicassette (economiche e ingegnose) divennero il mezzo preferito per caricare giochi e applicazioni sui primi home computer come il Commodore 64 o il Sinclair ZX Spectrum. Ogni caricamento era una piccola sfida, tra fruscii e attese. Poi arrivò la diffusione dei PC con i CD-ROM, i DVD, gli SSD e infine il cloud, che ha reso la memoria intangibile e globale. Le prossime sfide tecnologiche riguarderanno l’integrazione della IA, la privacy, la sicurezza, gestire la crescita “esplosiva” del volume di dati presente nel mondo, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale di Internet e dei suoi server. Appariranno altri nuovi strumenti ma la missione resterà la stessa: conservare, ricordare, tramandare. In sintonia con il tema della manifestazione, nella consueta conferenza della domenica mattina, saranno presentati i principali sistemi di archiviazione che si sono succeduti nel tempo, in un viaggio affascinante tra tecnologie dimenticate e un pizzico di nostalgia digitale, rendendo omaggio all’ingegno umano e riscoprendo la magia di quando salvare un file non era un gesto scontato, ma un’avventura tecnologica.
Come da tradizione, ci saranno videogiochi ed emulatori su diverse piattaforme. Il programma della manifestazione sarà ricco anche di altri eventi che si svolgeranno durante la domenica: workshop tenuti dai componenti della Redazione di RetroMagazineWorld e una esibizione musicale dal vivo eseguita dal Maestro Federico Santini nel pomeriggio.
L’edizione 2025 del Firenze Vintage Bit si svolgerà a Lastra a Signa, all’interno della Scuola Primaria Santa Maria a Castagnolo (SMAC) grazie all’interessamento del Comune di Lastra a Signa e alla rinnovata concessione da parte del Consiglio dell’Istituto Comprensivo.
Per il patrocinio della manifestazione si vuole ringraziare il Comune di Lastra a Signa, in particolare nella figura del Sindaco Emanuele Caporaso.

Il Team di FVB.

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